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TRAMA DELL'INTERA SERIE

PARTE I

La casa di carta è composta da tre parti, la prima parte mandata in onda sull’emittente spagnola Antena 3 tra il 2 maggio ed il 27 giugno 2017, si compone di 9 episodi della durata di 75 minuti ciascuno.

Visto l’enorme successo in Spagna, il colosso Netflix si è assicurato la diffusione sulla sua piattaforma riadattandone la durata e il numero arrivando a 13 episodi della durata media di 45 minuti. In Italia Netflix ha reso disponibile gli episodi a partire dal 20 dicembre 2017.

Di seguito riportiamo i titoli originali in spagnolo, nella versione targata Netflix non sono stati assegnati dei titoli specifici ai 13 episodi.

  1. Efectuar lo acordado

  2. Imprudencias letales

  3. Errar al disparar

  4. Caballo de Troya

  5. El dia de la marmota

  6. La calida Guerra Fria

  7. Refrigerada inestabilidad

  8. Tu lo has buscado

  9. El que la sigue la consigue

 

PARTE II

La seconda parte de La casa di carta si compone di 6 episodi andati in onda in prima visione assoluta sempre su Antena 3 tra il 16 ottobre ed il 23 novembre 2017. Netflix anche in questo caso ha riadattato gli episodi pubblicandone 9 a partire dal 6 aprile 2018. Di seguito riportiamo i titoli originali in spagnolo.

  1. Se acabaron las mascaras

  2. La cabeza del plan

  3. Cuestion de eficacia

  4. Que hemos hecho?

  5. A contrarreloj

  6. Bella ciao

 

PARTE III

La terza parte de La casa di carta si compone di 8 episodi diffusi da Netflix interamente il 19 luglio 2019. Di seguito riportiamo i titoli in italiano:

  1. Siamo tornati

  2. Aikido

  3. 48 metri sotto terra

  4. Bum bum ciao

  5. Le cassette rosse

  6. Tutto è sembrato insignificante

  7. Una breve vacanza

  8. La deriva

 

PARTE IV

La quarta parte, ovvero la seconda parte della seconda stagione, è andata in onda ad aprile 2020 sempre su Netflix. Anche in questo caso sono 8 gli episodi che tengono incollati agli schermi tutti gli appassionati. Vediamo i titoli di ogni episodio nel dettaglio:

  1. Game over

  2. Il matrimonio di Berlino

  3. Lezione di anatomia

  4. Paso doble

  5. 5 minuti prima

  6. KO tecnico

  7. Colpo alla tenda

  8. Il piano Parigi

 

TERZA STAGIONE

La terza stagione, impropriamente definita quinta stagione di La casa di carta un po’ da tutti, è in attesa dell’uscita. Tutti i fans, compresi noi, non vediamo l’ora di poter riabbracciare tutti i protagonisti di questa serie ormai divenuta un cult.

TRAMA

La casa di carta narra di un gruppo di rapinatori composto da nove persone. L’obiettivo è una super rapina alla zecca di stato spagnola a Madrid, la Fabrica Nacional de Moneda y Timbre. L’ideatore del colpo è un uomo chiamato il Professore. Ha selezionato altri 8 componenti a cui viene dato il nome di una città: Tokyo, Mosca, Denver, Berlino, Nairobi, Rio, Helsinki ed Oslo.

La vera identità di ogni componente deve rimanere segreta e sono proibite relazioni interpersonali e sentimentali. Tokyo rappresenta anche la voce narrante che commenta le varie vicende.

 

STAGIONE 1

Il Professore ha scelto ogni componente per le sue competenze tecniche oltre che per una condizione sociale che li accomuna, ovvero essere nella condizione di non avere nulla da perdere.

Il piano del Professore inizia con l’ingresso nell’edificio mediante il camion usato per l’approvvigionamento dei rotoli di carta necessario per la stampa delle banconote. Una volta all’interno dell’edificio, inizia la simulazione di una rapina improvvisata allo scopo di rubare le banconote presenti nel caveau barricandosi all’interno della zecca dopo un falso tentativo di fuga.

In realtà questo espediente serve solo a guadagnare del tempo per l’inizio del piano vero e proprio. Infatti nel mentre che la Polizia attiva le misure per intervenire e trattare la liberazione degli ostaggi, all’interno dell’edificio la banda pianifica il vero colpo che consiste nella stampa di banconote ( alla fine saranno circa 1000 milioni di euro) servendosi degli stessi lavoratori della zecca e degli altri ostaggi.

I 67 ostaggi vengono vestiti e dotati di maschere come la banda di rapinatori in modo da confondersi,  vengono scelte le maschere ispirate a famosi pittori come Salvador Dalì o Monk. Inoltre sono divisi in varie squadre per occuparsi della stampa delle banconote, del conteggio e della realizzazione del tunnel che si utilizzerà per la fuga.

 

Il Professore coordina le operazioni a distanza, da un’altra base nascosta, servendosi di un canale analogico predisposto per le comunicazioni interne con la sua banda ed esterne con l’Ispettore della polizia Raquel Murillo responsabile delle trattative per la liberazione degli ostaggi.

La trama de La casa di carta si divide in due archi narrativi temporali. Uno ambientato al presente durante l’assalto e l’occupazione della zecca, in cui i membri della banda si attengono al piano ed alle disposizioni del Professore. Il suo scopo è di occupare instaurando con gli ostaggi un rapporto di fiducia basatosi sull’empatia e senza l’utilizzo della violenza.

Il secondo arco narrativo mostra i cinque mesi trascorsi in una tenuta di Toledo in cui il Professore ha spiegato al resto della banda le varie fasi di attuazione del suo piano nei minimi dettagli, le mosse che avrebbe messo in atto la polizia e le loro contromosse.

Si capisce come in realtà nascono dei rapporti sociali ed anche sentimentali che alla lunga causeranno non pochi problemi. Vengono mostrate le vicende relative alla vita privata dei vari componenti e quello che facevano prima di diventare dei rapinatori.

Inoltre si intuisce che il giorno scelto dal Professore per il sequestro della zecca di stato non è casuale ma anzi coincide con il giorno della visita di una scolaresca inglese in cui è presente Alison Parker, la figlia dell’ambasciatore del Regno Unito, questo dà alla banda una maggiore appetibilità nelle trattative con la polizia per la liberazione di Alison e degli altri ostaggi. Tali trattative avevano lo scopo di guadagnare il tempo necessario per la stampa delle banconote e la creazione del tunnel da utilizzare per la fuga.

 

Il Professore però non poteva prevedere né la nascita di relazioni tra membri della sua banda e gli ostaggi né la sua relazione con l’Ispettore della Polizia Raquel Murillo.

Questi eventi provocano tensione tra i componenti della banda e gli ostaggi con la fuga di parte degli stessi e una sorta di divisione del gruppo di sequestratori. La banda si troverà ad affrontare vicende inaspettate dalle ripercussioni ignote almeno fino all’ultima puntata quando grazie al sacrificio di Berlino riusciranno a fuggire con tutte le banconote.

 

STAGIONE 2 PARTE III

La prima parte della stagione 2 è stata ribattezzata parte 3 de La casa di carta. Si divide in diverse linee narrative ma tutto ha origine dall’arresto di Rio (a circa 3 anni dai fatti della Zecca di Stato) in un’isola caraibica proprio in seguito all’allontanamento dall’amata Tokyo decisa a rompere la solita routine facendo festa tra i locali di Panama.

Quando la ragazza riesce a contattare il Professore, ecco che la banda si riunisce per riprendersi Rio e tentare un nuovo colpo. Questa volta il bersaglio sono le riserve d’oro della Banca di Spagna.

Tramite dei flashback si apprende come la progettazione dei colpi alla Zecca e alla Banca di Spagna hanno origine in un monastero nei dintorni di Firenze in cui viveva Berlino con Martin, un suo amico ingegnere ribattezzato poi come Palermo. Adesso la banda vuole battersi colpo su colpo attuando il piano progettato da Berlino e Palermo.

Mentre Rio viene torturato in un luogo sconosciuto, la banda si infiltra tra l’esercito spagnolo entrando nella Banca di Spagna grazie ad un sorprendente diversivo. Infatti gettano 140mln di euro tra le strade di Madrid per mezzo di due dirigibili provocando il caos.

Tutte le persone comuni insultano le forze dell’ordine perché ormai la banda del Professore e le loro maschere di Dalì sono diventati simboli di resistenza contro la corruzione, i diritti delle donne, i poteri forti, ed ogni altra forma di protesta.

Il Professore e la sua compagna Raquel, d’ora in poi dal nome in codice Lisbona, dirigono le operazioni a distanza con una squadra di pakistani che da Islamabad si occupa di hackerare tutti i dispositivi dei servizi segreti spagnoli.

La banda assume la sicurezza dell’edificio della Banca con l’inganno e dopo aver catturato la guardia personale del Governatore si dedica al caveau allagatosi in seguito all’intrusione. Alla banda si unisce Bogotá, esperto saldatore, che insieme al suo team si occupa di aprire un varco nella camera blindata inondata usando delle lance termiche, portare i lingotti all’esterno e fonderli utilizzando dei forni industriali mobili. Altra new entry è Marsiglia che ha il compito di rendere irrintracciabili le comunicazioni con i cellulari durante le negoziazioni tra il Professore, Lisbona e i servizi segreti.

Questa volta all’esterno troviamo il colonnello Luis Ramallo a capo dei servizi e l’ispettore Sierra. Il Professore in modo geniale riesce ad ottenere la consegna di Rio liberando degli ostaggi e cerca di guadagnare tempo mediante dei diversivi come il mostrare delle cassette contenenti Documenti di Stato secretati contenuti nella camera blindata.

La parte 3 si conclude con una sconvolgente sortita organizzata dell’ispettore Sierra che porta al ferimento di Nairobi e all’arresto di Lisbona.

 

STAGIONE 2 PARTE IV

La stagione 2 riprende le vicende della parte 3 che ci hanno lasciato col fiato sospeso. Ripartiamo da Nairobi che era stata ferita ed ora lotta tra la vita e la morte. Infatti lo spietato ispettore Sierra l’aveva fatta esporre con l’inganno solo per farla colpire con un cecchino.

Il Professore crede sempre nell’esecuzione della sua amata Lisbona e braccato dalla polizia cerca di fuggire. D’altro canto viene approfondita la genesi di questo piano ideato a Firenze da Berlino e Palermo 5 anni prima.

Quando Tokyo prende il comando della squadra all’interno della Banca, Palermo minaccia di far saltare tutto e pertanto viene ammanettato prima che tenti la fuga. La ragazza fa ragionare il Professore sull’ipotesi che Lisbona sia stata giustiziata. Così il Professore comprende che potrebbe trattarsi solo di un’altra scaltra mossa di Sierra.

Torna lucido e dopo essere fuggito grazie all’intervento di Marsiglia, riesce ad avere la conferma che Lisbona è viva e detenuta nel campo vicino al luogo della rapina. Allo stesso tempo trova un nuovo alleato per comunicare e farle sapere che è al corrente della sua detenzione scongiurando così ogni tentativo di confessione sperato da Sierra.

Tokyo, Helsinki e Bogotá operano e salvano Nairobi grazie alla guida in videochat di un chirurgo pakistano. In due mosse la banda è risollevata e pronta per continuare la vera missione: prelevare l’oro dal caveau e fonderlo in piccoli chicchi.

Quando le cose sembravano andare per il meglio ecco che Cesar Gandia, il capo della sicurezza del Governatore del Banco di Spagna, riesce a liberarsi. E’ un esperto di intelligence e tattiche di militari. Nonostante una tregua ufficiale disposta dal colonnello Ramallo a capo dei Servizi, vuole eliminare la banda dall’interno. Scatenerà il panico all’interno dell’edificio.

Il suo piano comincia dalla cattura di Tokyo e prosegue a colpi di mitra e bombe a mano. La banda cerca in tutti i modi di catturarlo ma si rende presto conto che un assassino feroce può essere fermato solo con un piano ben organizzato.

Ci riusciranno ma pagando un conto molto salato. Infatti Gandia giustizia la povera Nairobi ancora convalescente. La morte di Nairobi risveglia lo spirito battagliero del Professore. Con una mossa riesce a destabilizzare tutti i componenti delle forze dell’ordine compresi Ramallo e Sierra. Infatti rivela e prova a tutto il mondo le torture subìte da Rio in Algeria e l’uccisione di Nairobi durante la tregua.

Nel trambusto generato, organizza un nuovo piano detto Parigi che porta dapprima alla liberazione di Lisbona e poi all’arrivo della stessa all’interno della Banca di Spagna. Solo con la nuova stagione della Casa di Carta scopriremo quale destino toccherà alla banda del Professore!

 

Come Finisce La Casa Di Carta

Come finisce La Casa Di Carta 5? Si conclude con l’ultimo episodio della quinta parte intitolato “Una tradizione di famiglia” La Casa De Papel, la serie spagnola creata da Álex Pina divenuta un vero e proprio fenomeno globale su Netflix.

ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale del finale del volume due della quinta parte de La Casa Di Carta e include grossi spoiler su tutto quello che succede. Se non avete ancora concluso la visione della quinta parte o non volete guastarvi le sorprese, vi consigliamo di non proseguire la lettura. Se invece volete scoprire come finisce La Casa Di Carta 5, qui troverete il resoconto completo.

Dopo essere entrato nella Banca di Spagna e avere promesso a Tamayo di costituirsi, il Professore gli annuncia che la partita è appena iniziata. Il colonnello promette una vita tranquilla a qualsiasi membro della banda che decida di rivelare dove sia nascosto l’oro, anziché l’ergastolo.

Dopo la morte di Berlino, il Professore divenne ossessionato dal piano della rapina alla Banca di Spagna: questa è la forma che prese il suo senso di colpa nei confronti della scomparsa del fratello. Al giorno d’oggi, il Professore ha dato ordine a Shakir di diffondere un video che rivela come la banda è riuscita a portare fuori l’oro.

Quello è il primo punto del loro piano: annunciare che le 90 tonnellate sono state rubate innescherà un effetto domino sui mercati che porterà la Spagna a dichiararsi insolvente e, pertanto, in bancarotta. Tamayo intende interrogare ciascuno di loro separatamente. Chi non parlerà uscirà dalla Banca e sarà spedito all’ergastolo. Alicia, intanto, ha capito che Rafael e Tatiana si sono messi in moto da prima dell’inizio del colpo: bisogna trovare un terreno acquistato negli ultimi cinque giorni.

Si comincia da Denver, il quale ha promesso a Stoccolma di tirarla fuori da lì. Tamayo promette a Denver tre milioni di euro, una bella casa e una pensione mensile da 25mila euro solo per sapere cosa Raquel non voleva che lui rivelasse, cioè che l’oro non è più in possesso del Professore. Denver sembra cedere alle pressioni, ma infine sceglie di fare la cosa giusta nei confronti dei suoi compagni. Prima di essere portato fuori sussurra “Ti amo” a Stoccolma. Denver non si è piegato. Angel, nel frattempo, continua a seguire le tracce disseminate da Marsiglia come parte del Piano Pollicino: una scia criminale congegnata per fare impazzire la polizia.

In un flashback, Sergio e Andrés sono incalzati da Rafael a ricordare la mattina in cui loro padre fu ucciso durante una rapina. Sergio, che con la sua bici aveva seguito il padre, guardò il padre negli occhi mentre questi scelse di non obbedire agli agenti che gli intimavano di abbassarsi a terra. Non voleva piegarsi davanti agli occhi del figlio. E per quell’affronto al sistema, il padre del Professore e di Berlino pagò con la sua vita. Ecco perché Sergio fa rapine: quello è il modo con cui entra in contatto con il padre.

La Banca Centrale Europea, nel frattempo, lascerà crollare la Spagna avendo appreso che la garanzia di un’intero Paese, le 90 tonnellate d’oro, sono state trafugate. Questo è ciò che Tamayo apprende da Don Mario.

 

Dopo avere incatenato Lisbona e il Professore, Tamayo si accanisce contro Sergio. Quest’ultimo gli dà un ultimatum: i loro destini sono uniti indissolubilmente. O vincono entrambi, o perdono entrambi. Il Professore ammette di non sapere dov’è l’oro, perché in questo momento si trova all’esterno, in movimento.

Di nuovo insieme, seppur incatenati, Lisbona e il Professore trovano il tempo di riconciliarsi. “Litighiamo molto, durante le rapine: forse non dovremmo farle più” dice lei. Raquel porta Sergio ad ammettere che, nemmeno 24 ore dalla fine del colpo alla Zecca, lui stava già pensando alla prossima rapina. La verità è che quella vita lui decide di farla per sé stesso, non per i suoi parenti morti.

Lisbona aiuta l’uomo che ama a gettare la maschera e ad accettare la persona che è davvero: “Tu sei il tuo numero di illusionismo” le dice. La risposta del Professore è chiedere a Raquel di sposarlo. Lei acconsente, e i due riescono a baciarsi appassionatamente nonostante le catene che li trattengono. Sierra, intanto, è in alto mare: sta passando a setaccio tutti e 612 gli atti di compravendita degli ultimi cinque giorni, ma il tempo per trovare l’oro sta scadendo.

La Virgen del Carmen IV, una barca impegnata nella pesca delle acciughe del Cantabrico, è l’ennesimo punto del Piano Pollicino. Angel continua a inseguire questa pista che si arricchisce persino di un sequestro marittimo. Più quello che scopre sembra complesso, più la polizia si convince di essere sulla buona strada. Il Professore ha intenzionalmente lasciato degli indizi per far credere alle autorità di avere gettato l’oro sul fondo del mare Cantabrico.

Nella tenda di Tamayo, il panico raggiunge il culmine: i mercati sono impazziti, la borsa spagnola chiude, le immagini delle navi che setacciano il mare alla ricerca dell’oro sono su tutti i tg. La Spagna è a un passo dal default, ecco il Piano Pollicino giunto a compimento.

Insieme all’impiegata della banca e a Benjamin, Sierra si trova di fronte al prefabbricato di Rafael e Tatiana e sente che qualcosa non va. I suoi sospetti trovano presto conferma: Tatiana, Rafael e la loro squadra li accerchiano. Sierra giunge faccia a faccia con i due rapinatori, tutti con le pistole spiegate. Tatiana non ha intenzione di cedere l’oro, ma Sierra ha un bigliettino da parte del Professore che deve consegnare a Rafel.

 

Tamayo acconsente alla proposta del Professore: indire una conferenza stampa nella quale annuncia di avere individuato i due camion con la riserva aurea, che il Professore è entrato in Banca per negoziare la resa ed evitare guai peggiori, e che i ladri sono ancora trincerati e oppongono resistenza.

Quando Tamayo conclude il messaggio, il Professore gli promette che i due camion inizieranno a muoversi verso la Banca. Se Sergio mente, dice il colonnello, Suárez aprirà il fuoco su Rio, Helsinki, Palermo, Lisbona e gli altri. Come promesso dal Professore, i camion arrivano nel piazzale e rivelano il carico d’oro al loro interno.

Del resto, l’oro di un Paese è un’illusione, dice il Professore a Palermo in un flashback. Non serve a niente, non sarà mai usato per nessuna transazione: è lì per fornire rassicurazione psicologica. Ecco che quindi Sergio emula il piano di suo fratello Berlino: oro per ottone, proprio quello che Andrés fece con il tesoro vichingo.

Tamayo si accorge immediatamente dell’inganno, ma il Professore gli rammenta che questa notizia ha immediatamente fermato la crisi nazionale. “Nessuno può rinunciare alla sua natura” dice Sergio ammettendo che la sua è una tradizione di famiglia. Tamayo ha un’occasione imperdibile: diventare un eroe. Il fatto che la riserva aurea sia di ottone può diventare un segreto di Stato e non essere mai divulgato. La Spagna sarà salva e i mercati internazionali rassicurati. “Questo è scacco matto” dice Sergio mentre Tamayo dà il conto alla rovescia a Suárez, il quale si appresta coi suoi uomini ad aprire il fuoco sulla banda. Il rumore di spari non rivela il climax di quello scontro.

In una seconda conferenza stampa, Tamayo annuncia che la rapina si è conclusa e gli ultimi ostaggi sono stati finalmente liberati. Non è finita qui: il colonnello annuncia che Rio, Bogotá, Manila, Pamplona, Helsinki, Palermo, Lisbona, Stoccolma e il Professore sono stati uccisi. I loro copri dentro a dei sacchi neri vengono caricati dalle ambulanze militari e portati via dal luogo della rapina. Denver segue gli sviluppi ed è affranto dalla notizia, salvo ritrovarsi di fronte un dossier che contiene un origami del Professore. Tamayo annuncia anche che Denver sarà inserito nel programma di protezione testimoni.

Sulle note di “Fix You” dei Coldplay, i compagni di rapina si rivelano tutti vivi ed in viaggio verso la libertà. Tamayo ha quindi acconsentito a mettere fine alla persecuzione della banda. Tamayo e Angel osservano mentre il caveau si chiude davanti a loro, mentre i lingotti d’ottone con impressa la maschera di Dalì risplendono nelle profondità della Banca di Spagna.

Tatiana e Rafael restano davanti alla buca sventrata: l’oro non c’è più, ma Rafael spiega alla sua amante che il padre avrebbe voluto così. Suo zio gli darà la parte che gli spetta, ne è sicuro: “È una questione di famiglia” dice.

Ventiquattro ore dopo, Rio si unisce al resto dei suoi compagni: in un hangar ci sono Stoccolma, Palermo, Manila, Bogotá, Marsiglia, Helsinki, Pamplona Lisbona e il Professore. Arriva anche Denver, il quale stringe Stoccolma in un abbraccio appassionato, per poi stringere anche Manila. È giunto il momento dell’addio per la banda. “Ho quasi fatto un casino” dice Denver al Professore, che non batte ciglio.

“Non tutto è andato come avremmo voluto” dice il Professore, riferendosi agli amici che hanno perso in battaglia, ma qualcosa sono riusciti ad avere. La banda si unisce in un abbraccio di gruppo, ma manca ancora qualcuno: Alicia Sierra li raggiunge e stringe il Professore. Con Lisbona si scambiano una stretta di mano professionale, segno che sono finalmente giunte ad un rispetto reciproco. Come promesso, Sergio le consegna due passaporti con le sue nuove identità: uno per lei e uno per la piccola Victoria.

Quanto all’oro, è già in viaggio con Benjamin alla volta del Portogallo, trasportato all’interno del prefabbricato rosso di Rafael e Tatiana. La banda viene scortata e nascosta da un gruppo militare d’élite che garantirà loro una nuova vita libera e piena di ricchezza. Niente più rapine per questo gruppo di amici. A bordo dell’elicottero che li sta scortando verso la fine del loro viaggio, il Professore guarda fuori dal finestrino e sorride. La guerra è finita. La guerra è vinta.

fonte:tvserial.it

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