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Ci sono serie tv che piacciono, altre meno o che dopo solo una stagione vengono cancellate. La stagione quarta, forse era la più attesa sia per effetto della prolungata quarantena da covid-19, sia perché eravamo rimasti tutti con il fiato sospeso, dopo il finale aperto dell'ultimo episodio della stagione tre.

La casa di Carta è sicuramente entrata a far parte dell'immaginario collettivo e planetario, grazie anche all'uso della lingua Spagnola, terza lingua parlata al mondo (dopo cinese, mandarino e inglese).

I moderni Robin Hood che indossano la tuta rossa e la maschera di Salvador Dalì, rappresentano la "resistenza" ai regimi dell'alta finanza senza uccidere ne ferire alcun civile.

Un altro elemento fondamentale, che troviamo nelle prime due stagioni, è che non si tratta di una normale rapina, una di quelle a cui siamo spesso abituati. Il piano del Professore prevede che non vengano rubati i soldi della gente, bensì di stampare nuova moneta sfruttando i sistemi della zecca di stato. Un piano geniale che prevede anche una parziale distribuzione alla gente comune.

A far da contorno ci sono delle storie d'amore e di sesso, intrecci politici, sentimentalismi nostalgici, flash back, accadimenti veloci ed ipnotizzanti.

Una ricetta che ha permesso alla serie di diventare un vero e proprio fenomeno planetario.

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